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“Ti porterò a ballare nella mia foresta nera, dove tempesta si mischia alla primavera.” È con queste parole che si apre “Paura mai”, l’ultimo album degli Zeketam, la band etno-folk irpina guidata dal frontman e autore Toni Cipriano. Nel prologo di questo album, emerge tutta la poetica di Cipriano, che racconta storie di vita quotidiana, di lotte e sogni, filtrate attraverso la sua sensibilità.La foresta nera di Cipriano rappresenta il dualismo della vita: una continua alternanza tra benessere e malinconia. «Mi accompagna la continua lotta tra lo stare bene e la malinconia. È questa la foresta nera, dove si alternano tempesta e primavera», spiega Cipriano, rivelando l’anima del nuovo lavoro della band.Il videoclip di “Paura mai”, diretto da Matteo Maggese e girato tra le suggestive location di Sturo e Paduli, aggiunge ulteriore valore al testo. Il protagonista, interpretato da Alberto Pascucci, si confronta con le sue paure incarnate in personaggi come l’Ignoto (Lisa Minichiello), il Tempo (Alessandro Pagliaro) e la Morte (Angelita Ciccone). In un omaggio a “Il settimo sigillo” di Bergman, la partita a scacchi con la Morte ha un epilogo differente: è la Morte ad alzarsi dal tavolo, simbolo di una vittoria personale e profonda.L’album “Paura mai” è un’opera che fonde sonorità elettroniche con il folk, creando un sound innovativo. La band, composta da Toni Cipriano (chitarra, fisarmonica e voce), Simone Cipriano (batteria, percussioni e voce), Valeria Vitillo (violoncello e voce), Alessio D’Orlando (chitarre) e Giuseppe Ranauro (basso), ha completato una svolta verso un linguaggio più pop senza rinunciare alle radici etniche. La copertina dell’album, disegnata da Pasquale Natale, raffigura San Giorgio che trafigge il drago della paura, un’immagine potente che accompagna i brani disponibili anche sulle principali piattaforme digitali e durante i live.”Comodi” è un grido di rabbia contro una classe politica scollegata dai bisogni della collettività, mentre “Questione di” parla del talento come condizione non sufficiente per il successo. “Quello che volevo”, scritto dal fratello di Toni, Simone Cipriano, racconta il dissidio interiore tra realtà e aspettative disattese. Il folk ritorna prepotente in “Abballati” e nella riproposizione di “Mo vene mo va”, brano immancabile nei bis della band.Il pubblico degli Zeketam è trasversale, comprendendo famiglie, giovani e meno giovani. La band ha scelto un percorso originale, preferendo la ricerca continua di nuovi linguaggi musicali alla più facile rivisitazione della tradizione. «Se avessimo seguito un percorso di rivisitazione della tradizione forse avremmo avuto una strada più semplice. Ma la soddisfazione di vedere il pubblico cantare i nostri brani non ha prezzo», conclude Cipriano.Il tour degli Zeketam, con il suo repertorio originale, è un viaggio tra difficoltà e soddisfazioni, ma la passione e l’autenticità della band continuano a conquistare nuovi ascoltatori, portando la loro musica oltre i confini dell’Irpinia.